Articolo

Provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale.

ispettorato Nazionale del Lavoro, nota 6210 del 2017.

L'articolo 14 del d.lgs. 81/2008 prevede che gli organi di vigilanza del Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali, anche su segnalazione delle amministrazioni pubbliche secondo le rispettive competenze, possono adottare provvedimenti di sospensione in relazione alla parte dell’attività imprenditoriale interessata dalle violazioni quando riscontrano l’impiego di personale non risultante dalla documentazione obbligatoria in misura pari o superiore al 20 per cento del totale dei lavoratori presenti sul luogo di lavoro, nonché in caso di gravi e reiterate violazioni in materia di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro.
Con la FAQ numero 1 in materia di sospensione dell’attività imprenditoriale, allegata alla nota 5546 del 2017, l'Ispettorato Nazionale del Lavoro aveva già illustrato che il personale rinvenuto “in nero” al momento dell’accesso ispettivo non può dirsi effettivamente regolarizzato in assenza di tutti gli adempimenti previsti, che non si esauriscono con la sola comunicazione di assunzione ma richiedono anche la consegna della lettera di assunzione e, laddove prevista, la visita di idoneità alla mansione e una attività formativa/informativa. La stessa collocazione della disciplina all’interno del D.Lgs. 81/2008 evidenzia la necessità di prestare particolare attenzione agli aspetti che collegano il lavoro “nero” all’assenza di una tutela della salute e sicurezza del lavoratore. L'INL esponeva, quindi, che il provvedimento vada comunque adottato anche qualora, nel corso dell’accesso, sia effettuata un comunicazione di assunzione; ciò anche in ragione della necessità di garantire le finalità sanzionatorie del provvedimento che non possono essere subordinate alla durata più o meno lunga dell’accesso ispettivo tale da consentire l’effettuazione di una comunicazione al Centro per l’impiego.
L'INL richiamava alcune argomentazioni offerte dal Tar Piemonte con la sentenza 1164/2016 secondo cui la sospensione della attività imprenditoriale ex articolo 14 del d.lgs. 81/2008 costituisce una tipologia di sanzione, in quanto avente essenzialmente la finalità di sollecitare il datore di lavoro a regolarizzare la posizione lavorativa dei dipendenti "in nero".
L'INL è tornato sul tema sostenendo ancora che il personale rinvenuto "in nero" al momento dell’accesso ispettivo non può dirsi effettivamente regolarizzato in assenza di tutti gli adempimenti previsti.
L'INL ha confermato la connessione del provvedimento di sospensione con le esigenze di tutela della salute e sicurezza del lavoro e la validità del nuovo indirizzo operativo che, peraltro, consentirebbe di ridurre l’esposizione al rischio corruzione in capo al personale ispettivo.
03 novembre 2017

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