Outplacement: opportunità per imprese e lavoratori?
Colloquio con Gabriele Sannino, Business Development Manager e HR Consultant S&A CHANGE
Perché la risoluzione di un rapporto di lavoro rappresenta quasi sempre un evento traumatico?
Perché la perdita del lavoro consiste non solo in un venir meno di una risorsa economica ma incide pesantemente su aspetti intimi, familiari e sociali della persona.
Perché la cultura del nostro Paese associa la perdita del lavoro ad un trauma e non ad un’opportunità.
Perché molto spesso avviene con modalità che non rispettano la persona. Colloqui frettolosi, non ben preparati. I Direttori del Personale sono, di solito, molto attenti agli aspetti giuridico formali ma raramente offrono indicazioni di reale utilità per il futuro del malcapitato di turno.
In che cosa consiste il servizio di OUPLACEMENT?
E’ un’attività di supporto alla ricollocazione professionale. Non è una bacchetta magica – Mago Zurlì lo si trova solo allo Zecchino d’Oro – è un metodo serio ed impegnativo che, se seguito con la necessaria applicazione, consente di ritrovare il lavoro in un tempo medio decisamente inferiore al “fai da te”.
Chi offre in Italia il servizio di OUTPLACEMENT?
In Italia questa attività è disciplinata a livello normativo. Occorre avere determinati requisiti in presenza dei quali le Autorità pubbliche (Ministero del Lavoro) autorizzano l’esercizio del servizio di Outplacement. Le più importanti società di outplacement sono riunite in una specifica Associazione, l’AISO.
Quale è l'utilità per il lavoratore di un tale servizio?
Il lavoratore ha la possibilità di seguire un metodo ampiamente sperimentato che lo agevola nella ricerca del nuovo lavoro. E’ assistito da un consulente esperto della materia che lo guida in un percorso molto strutturato. Diventa piano piano padrone degli strumenti e delle tecniche di ricerca del lavoro. Ha a disposizione una postazione di lavoro completamente attrezzata (ufficio, pc, stampante, assistente) ed ha la possibilità di confrontarsi con altre persone che vivono la sua stessa situazione. In questo modo si evita il pericoloso isolamento che può condurre ad atteggiamenti pessimistici.
Perché un'impresa dovrebbe avvalersi del servizio di OUTPLACEMENT dato che il dipendente non farà più parte della compagine aziendale?
L’outplacement consente di ridurre e gestire la conflittualità che naturalmente si genera nei momenti di crisi tra l’azienda ed il suo dipendente. Aiuta a salvaguardare il clima interno perché i colleghi si rendono conto che l’azienda assume la decisione di procedere all’interruzione del rapporto di lavoro, rispettando la dignità del lavoratore e offrendogli un reale strumento di supporto alla ricerca di una nuova occupazione. Un imprenditore avveduto non ricerca lo scontro, cerca soluzioni condivise e l’outplacement lo aiuta in questo.
Quale può essere il costo per un'azienda di un tale servizio?
Solitamente il costo è rapportato alla RAL del dipendente. Per maggiori informazioni è opportuno rivolgersi alla società di outplacement. Per quanto mi riguarda, i riferimenti sono: www.outplacement.it oppure sannino@sa-change.it
Quale è stata l'esperienza di maggior successo che ha vissuto nella promozione di questo servizio?
Dal punto di vista della comunicazione, l’attenzione che questo tema suscita quando lo tratto sui social, Linkedin in particolare. Gli interventi che pubblico hanno un riscontro altissimo di visualizzazioni. Per quanto riguarda un caso concreto, ricordo una candidata, con un CV di tutto rispetto ed una storia professionale monosettoriale. Persona di valore ma convinta di non essere “spendibile” sul mercato del lavoro in altre posizioni per presunta mancanza di professionalità. Con l’outplacement ha avuto la possibilità di individuare i settori professionali di interesse, capire le ragioni a sostegno della sua candidatura e preparare una propria autopresentazione mirata. Bene, questa persona ha ricevuto una proposta di assunzione da un importante gruppo per una posizione lavorativa che non immaginava di poter ricoprire. Questo è il successo del candidato e dell’outplacement.
16 febbraio 2018