Novità in materia di collocamento obbligatorio dei lavoratori disabili.
Decreto legislativo 151 del 2015.
L'obbligo per le aziende di assumere un lavoratore disabile scatta dai 15 dipendenti. Mentre precedentemente l’obbligo iniziava solo in caso di nuove assunzioni, ora già il raggiungimento di 15 dipendenti impone al datore di lavoro di avere alle proprie dipendenze lavoratori disabili, secondo le quote definite.
Viene consentito alle aziende di computare nella quota di riserva i lavoratori che, sebbene già disabili al momento dell’assunzione, non siano stati avviati per il tramite del collocamento obbligatorio, purché abbiano una riduzione della capacità lavorativa superiore al 60% o al 45% se disabile psichico.
E' stata ampliata la possibilità, per i datori di lavoro privati, di assumere lavoratori con disabilità attraverso chiamata nominativa sempre nell'ambito dei soggetti inseriti nelle apposite liste. La normativa precedente prevedeva che l’assunzione di lavoratori disabili avvenisse tramite chiamata nominativa per le aziende da 15 a 35 dipendenti e chiamata numerica (dalle liste di collocamento dei Centri per l’impiego) per le aziende con 36 dipendenti e più. Nel caso di aziende da 36 a 50 dipendenti, il primo lavoratore disabile obbligatorio poteva essere selezionato con chiamata nominativa, mentre il secondo con chiamata numerica. Secondo le nuove norme, tutte le assunzioni potranno essere fatte con chiamata nominativa.
Permane il sistema sanzionatorio per le aziende che non rispettano la disciplina delle assunzioni obbligatorie.
E' stato modificato l’accesso agli incentivi alle assunzioni stabilendo la corresponsione dell’incentivo al datore di lavoro da parte dell’INPS mediante conguaglio nelle denunce contributive mensili.
Sono stati incrementati gli incentivi per l’assunzione dei disabili e sono previsti specifici incentivi in favore dei datori di lavoro che procedono ad assumere soggetti riservatari con particolari riduzioni della capacità lavorativa.
02 novembre 2015
