'Lavoro nero' nelle Pubbliche amministrazioni, da oggi più difficile
Tribunale di Santa Maria Capua Vetere
“Grazie al lavoro costante di tutela ed assistenza nostro e del nostro ufficio legale, sempre maggiori sono i riconoscimenti dei diritti dei pubblici dipendenti da parte dei giudici del lavoro”. Ad affermarlo è Carmine Lettieri – segretario della Funzione Pubblica CISL per la Provincia di Caserta – dopo la vittoria in giudizio contro il Comune di Mondragone.
La vicenda è quella di un dipendente del Comune che, per oltre dieci anni, ha dovuto svolgere mansioni superiori a quelle per cui era stato assunto senza che gli fossero riconosciute, né professionalmente né sul piano economico.
Il lavoratore, infatti, iscritto alla CISL, benché assunto per svolgere compiti di terminalista, considerati di categoria B nella contrattazione collettiva, aveva sempre svolto compiti previsti nella categoria superiore, occupandosi, ad esempio, di istruire le pratiche del demanio marittimo e quelle per le concessioni estive. Oggi, arrivato finalmente ad una conclusione positiva, la sua reazione è entusiasta, sia perché il giudice del lavoro ha conferito dignità al suo lavoro, sia perché importante sarà la somma, circa € 30.000, che gli spetterà quale differenza economica per gli oltre 10 anni passati a svolgere mansioni superiori a quelle per le quali era inquadrato.
L'avvocato Domenico Carozza, responsabile dell'ufficio legale FP CISL di Caserta, ha assistito il dipendente in giudizio sottoponendo all'attenzione del giudice del giudice del lavoro presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, dottor Vito Cervelli, la tesi secondo cui il dipendente pubblico ha bisogno di maggiore tutela in quanto occorre porre un argine alla Pubblica Amministrazione che, sfruttando le capacità professionali dei suoi dipendenti e senza retribuirli in maniera congrua, come previsto dalla legge, realizza il cosiddetto “lavoro nero.
18/12/2012