Indennità di frequenza: chiarimenti
INPS, messaggio n. 728 del 2015.
L’indennità mensile di frequenza è una prestazione di natura economica istituita per garantire la cura, la riabilitazione e l'istruzione di minori invalidi civili con difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni proprie dell'età ovvero ai minori ipoacusici oltre ad una certa soglia, in stato di bisogno.
Il riconoscimento dell’indennità di frequenza è subordinato alla frequenza continua o anche periodica di centri, anche di tipo semi-residenziale, pubblici o privati, purché operanti in regime convenzionale, specializzati nel trattamento terapeutico o nella riabilitazione e nel recupero di persone portatrici di handicap.
Non potrebbero rientrare, secondo l'INPS trattamenti svolti al di fuori delle strutture convenzionate.
In merito alla durata minima necessaria per configurare il diritto alla prestazione, questa deve essere intesa come frequenza che, pur se non giornaliera, assicuri una permanenza del soggetto presso il centro o la struttura secondo una cadenza temporale determinata giustificabile con i risultati attesi dal trattamento.
In presenza di un numero esiguo di giornate di frequenza, è necessario che gli obiettivi terapeutici o di recupero risultino ugualmente soddisfatti.
In caso di minore iscritto alla scuola primaria o secondaria, il requisito della frequenza si intende rispettato se la presenza è pari, di norma, ad almeno i 3/4 dell’orario scolastico annuale.
L’indennità di frequenza va corrisposta, per le ordinarie frequenze scolastiche, per il periodo ottobre-giugno. Tuttavia nel caso di minori che frequentino scuole professionali per un periodo non sovrapponibile con il normale calendario scolastico, l’indennità va corrisposta per tutta la durata del corso, comprensiva di eventuali periodi estivi, se frequentati.
E' incompatibile l’indennità di frequenza rileva nei casi di ricovero presso strutture ospedaliere con retta a carico dello stato per un periodo di degenza pari o superiore a 30 giorni.
La presenza dei minori presso le comunità di tipo familiare non è, invece, incompatibile con l’erogazione dell’indennità di frequenza.
23/02/2015