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Il diritto alla indennità di accompagnamento è possibile anche in caso di ricovero.

Corte di Cassazione, sentenza 31682 del 2022.

La Corte di Appello di Cagliari confermava il diritto all’indennità di accompagnamento per una richiedente che si trovava ricoverata gratuitamente e ciò in quanto le prestazioni erogate dall’Ospedale, non esaurivano le forme di assistenza necessaria.

L’INPS proponeva ricorso per cassazione respinto dalla Suprema Corte.

L’indennità di accompagnamento può comunque spettare all’invalido grave, anche nel caso in cui dovesse trovarsi in una situazione di ricovero in ospedale pubblico, ove si dimostri che le prestazioni assicurate dalla struttura non esauriscono tutte le forme di assistenza necessaria di cui il paziente ha bisogno per soddisfare i bisogni della vita quotidiana.

La Legge 18/1980 dispone che sono esclusi dall'indennità di accompagnamento gli invalidi civili gravi ricoverati gratuitamente in istituto.

Il ricovero di un inabile totale, sprovvisto dei mezzi necessari per vivere, in una struttura pubblica non in grado di prestargli tutte le cure necessarie per un'adeguata assistenza infermieristica può giustificare, tuttavia, in via eccezionale rispetto a quanto testualmente dispone la Legge, il riconoscimento del diritto all'indennità di accompagnamento anche per il periodo di ricovero soltanto nell'ipotesi in cui, proprio a causa di tale necessaria integrazione, l'assistito abbia subito un danno ingiusto perché costretto a retribuire il cosiddetto infermiere privato. La condizione del non ricovero in istituto si pone come elemento esterno alla fattispecie e non osta al riconoscimento dell'indennità di accompagnamento per il tempo in cui il disabile sia ricoverato in istituto e non abbisogni dell'accompagnatore.

Il ricovero presso un ospedale pubblico non costituisce semplicemente l'equivalente del ricovero in istituto ai sensi della Legge 18/1980. L'indennità di accompagnamento può spettare all'invalido civile grave anche durante il ricovero in ospedale, ove si dimostri che le prestazioni assicurate dall'ospedale medesimo non esauriscono tutte le forme di assistenza di cui il paziente necessita per la vita quotidiana.

Nel caso affrontato, è stato accertato, che le prestazioni erogate dalla struttura non esaurivano le forme di assistenza nel caso, rilevando un caso di encefalopatia degenerativa, che è un tipo di patologia che richiede delle specifiche prestazioni che non rientrano in quelle ordinarie.

27 aprile 2023

 

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