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Dipendente ASL, compiti di coordinamento di unità operativa complessa e diritto alla maggiore retribuzione: vittoria in Tribunale per lo Studio Legale Carozza.

Tribunale di Napoli, sentenza 6245 del 2017.

Con ricorso promosso con l'assistenza dell'avvocato Domenico Carozza, una dipendente della ASL Napoli 2 Nord chiedeva il riconoscimento della maggiore retribuzione per aver svolto mansioni corrispondenti ad un superiore livello di inquadramento.

La lavoratrice, inquadrata nell'area D del ccnl comparto sanità, deduceva di essere stata destinata ad un presidio ospedaliero che costituiva unità operativa complessa. Qui la medesima aveva avuto l'incarico di di governare la farmacia, controllare il lavoro della impresa di pulizie, elaborare i turni mensili degli infermieri. La lavoratrice era divenuta anche responsabile della pulizia, della sanificazione e del corretto smaltimento dei rifiuti con l'onere di vigilare su tutti gli interventi di carattere ordinario e straordinario con annesso obbligo di denunciare eventuali anomalie. Alla stessa era stata affidata anche la gestione dell'accettazione, delle apparecchiature elettromedicali, delle richieste di intervento di manutenzione sulle apparecchiature e delle forniture di materiali di consumo. In ultimo, la lavoratrice doveva anche occuparsi dei corsi di formazione predisponendo le modalità di partecipazione degli infermieri.

La lavoratrice chiedeva il riconoscimento delle differenze di compenso per aver svolto mansioni corrispondenti all'inquadramento nella categoria DS del del ccnl comparto sanità.

La ASL Napoli 2 Nord, costituita in giudizio, non contestava il dedotto svolgimento da parte della lavoratrice delle mansioni puntualmente descritte. L'effettuazione dei compiti e l'assegnazione delle incombenze e responsabilità risultava anche dalla documentazione prodotta con cura.

Il Giudice ha ritenuto provato lo svolgimento dei compiti descritti con il ricorso ed anche anche appurato che il presidio ospedaliero dove la lavoratrice era stata assegnata costituisce una unità operativa complessa. Il Giudice ha dato particolare rilievo a tale circostanza alla luce della declaratorie professionali del ccnl comparto sanità: il livello D, nel quale la lavoratrice è inquadrata, viene espressamente riferito ad attività di coordinamento del personale addetto alle unità semplice, mentre è stato provato nel processo lo svolgimento di mansioni di coordinamento del personale infermieristico di un unità operativa complessa, proprio come richiamato dal testo del ccnl per il livello DS.

Il Tribunale, accogliendo il ricorso promosso dall'avvocato Domenico Carozza, ha, quindi, dichiarato il diritto della lavoratrice alle differenze retributive tra le retribuzioni spettanti per le mansioni superiori svolte e le retribuzioni percepite e calcolate in base all'inferiore inquadramento assegnato.

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