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Contratti a termine illegittimi nella Pubblica amministrazione: condannata ASL Caserta

Tribunale di Santa Maria C.V., sentenza 2003 del 2015

Un medico stipulava con l'ASL di Caserta un contratto a tempo determinato, prorogato diverse volte per oltre tre anni, per essere impiegata prevalentemente presso il servizio S.E.R.T.
Con l'assistenza dell'avvocato Domenico Carozza, la dottoressa adiva il Tribunale di S. Maria C.V. al fine di sentir dichiarare l’illegittimità del termine apposto al contratto e delle relative proroghe con conseguente condanna dell'ASL al pagamento in proprio favore del risarcimento del danno derivante dalla condotta arbitraria.
Il Tribunale ha accolto il ricorso, ha accertato l'abusivo ricorso a contratti a termine ed ha condannato l'ASL al pagamento di circa 20mila euro di risarcimento danni in favore del medico.
Il Giudice del lavoro Adriana Schiavoni, richiamando l'articolo 36 del decreto legislativo 165/2001, il testo unico sul pubblico impiego, e il decreto legislativo 368/2001 sui contratti a termine, nonché le sentenze della Corte di Giustizia europea formatasi sul punto, ha dichiarato illegittimi i contratti a termine per la mancanza di specifica motivazione nonché per il numero eccessivo degli stessi.
Il Giudice, aderendo alle tesi del difensore del medico, ha posto alla base della decisione il disfavore con cui la Corte di Giustizia Europea tratta i contratti a termine ai quali, dicono i Giudici dell'Unione, occorre ricorrere solo in via eccezionale in quanto il contratto tipo è quello a tempo indeterminato, poiché in grado di garantire la stabilità socio economica del dipendente.
 Il Giudice, tuttavia, trattandosi di pubblico impiego, non ha potuto dichiarare costituito il rapporto di lavoro a tempo indeterminato procedendo, però, alla condanna dell'ASL al pagamento del risarcimento dei danni. Tale misura è prevista dalla normativa anche per dissuadere i dirigenti della Pubblica Amministrazione dal ricorrere eccessivamente a tale tipologia contrattuale.   

15/05/2015

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