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Anche le lavoratrici libere professioniste hanno diritto a 5 mesi di maternità in caso di adozione

Corte Costituzionale, sentenza 257 del 22 novembre 2012

Una lavoratrice libera professionista, iscritta alla gestione separata, aveva chiesto al Tribunale di Modena, l’accertamento del proprio diritto di percepire l’indennità di maternità per adozione internazionale pari a cinque mensilità. La lavoratrice riteneva discriminatoria la norma di cui all’ art. 64, comma 2, D.Lgs. 151/2001 (Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità) nella parte in cui, relativamente alle lavoratrici che abbiano adottato o avuto in affidamento preadottivo un minore, prevedeva l’indennità di maternità per un periodo di tre mesi anziché di cinque mesi, come per le lavoratrici subordinate. Il Tribunale di Modena rimetteva, pertanto, la questione alla Corte Costituzionale. I Giudici delle Leggi sono intervenuti con la sentenza n. 257 del 22/11/2012 ed hanno argomentato che “gli istituti nati a salvaguardia della maternità non hanno più, come in passato, il fine esclusivo di protezione della donna, ma sono destinati anche alla garanzia del preminente interesse del minore, che va tutelato non soltanto per quanto attiene ai bisogni più propriamente fisiologici ma anche in riferimento alle esigenze di carattere relazionale ed affettivo, collegate allo sviluppo della sua personalità”.  Un principio che vale ancor più in caso di adozione o di affidamento preadottivo. La Corte Costituzionale ha, quindi, ritenuto manifestamente irragionevole che, mentre alle lavoratrici dipendenti, che abbiano adottato o avuto in affidamento preadottivo un minore, spetta un congedo di maternità (con relativa indennità) per un periodo massimo di cinque mesi, sia in caso di adozione (o affidamento preadottivo) nazionale che internazionale, alle lavoratrici iscritte alla gestione separata venisse riconosciuta un’indennità di maternità per soli tre mesi.  La Corte ha, dunque, dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 64, comma 2, del D.Lgs. n. 151/2001.
03/12/2012

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